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Cristina Napoli, Nicola PignatelliCODICE DEGLI ENTI LOCALI 2013
NELDIRITTO ed.2013ISBN: 88-6657-237-4
Formato: LIBRO
Pagine: 2326
Disponibilitą: immediata
Altri dettagli
DISPONIBILE IN LIBRERIA DAL 7 OTTOBRE 2013
Annotato con dottrina, giurisprudenza e formule
La prima edizione di questo volume è stata chiusa alla fine del 2011, dopo un periodo di forti tensioni istituzionali, iniziate nell’estate di quell’anno e culminate, almeno provvisoriamente, nell’approvazione da parte del Governo Monti del d.l. n. 201/2011 (c.d. Decreto “Salva Italia”), convertito nella legge n. 214/2011, in parte recettivo di sollecitazioni provenienti dalla dimensione europea. Tale disciplina normativa, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici", incideva in modo sensibile sulla forma di Stato e specificatamente sull’ordinamento degli Enti locali, prevedendo il mutamento sostanziale del ruolo delle Province, il mutamento della loro forma di governo nonché una valorizzazione (consequenziale) delle Unioni di Comuni. Tuttavia tale intervento urgente, alimentato dalla contingente esigenza di riordino dei conti pubblici, appariva congegnato, ancora una volta, in assenza di una visione razionale ed unitaria di riforma (costituzionale e legislativa) del sistema degli Enti locali. Gli interventi normativi successivi alla pubblicazione della prima edizione del volume, pur imposti dall’acuirsi della crisi economica del Paese, hanno confermato tale sensazione di confusione sistemica. Il legislatore ha generato una molteplicità di modifiche espresse del TUEL nonché di mutamenti taciti, fecondi di complessi problemi ermeneutici di coordinamento. A tutto questo si aggiungano taluni “tentativi” di modifica, che hanno complicato il quadro interpretativo. Tra queste sia sufficiente richiamare, a titolo esemplificativo, la disciplina procedimentale di riordino delle stesse Province (d.l. n. 95/2012 c.d. “Spending review”, convertito in l. n. 135/2012; d.l. n. 188/2012, non convertito) da ultimo dichiarata costituzionalmente illegittima con la sentenza n. 220 del 2013 della Corte costituzionale.
In questo complesso scenario è emersa la necessità non soltanto di aggiornare il commento dei singoli articoli del TUEL, ma anche di ripensare lo “spirito” della vecchia edizione, tentando di legare il corpo normativo al complesso delle novità sopravvenute. In una situazione di confusione normativa ed istituzionale è apparsa ancor più forte la necessità di provare a fornire – come già scrivevamo nella originaria Premessa – agli operatori del diritto, nei fori amministrativi e nelle Amministrazioni locali, un supporto operativo ed uno strumento di lavoro capace di sistematizzare il magma di questa materia.